Ah, quanto mi sarebbe piaciuto andare "a furriu in sos bichinaos" dei caproni ignoranti e ubriaconi che hanno allietato la notte bianca, la mattina successiva di questa bella iniziativa preconfezionata, e impedirgli di dormire.
Che bello fargli trascorrere una giornata NERA il 22 agosto.
Il livello di inciviltà che si raggiunge in questa squallida città in queste occasioni tocca l'apice dell'aberrazione mentale.
Non bastano le parole per esprimere il disgusto verso il popolo bue che si sente in dovere di aderire alle "feste" preconfezionate dall'amministrazione comunale trasformando la città più che mai in una squallida latrina per bronzetti.
Un'amministrazione comunale che fa poco per gli abitanti in generale e molto per i baristi alimentando vergognosamente la vecchia vergognosa cultura dell'alcolismo.
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana.
Ma sull'universo ho ancora qualche dubbio" (Albert Einstein"
........ aveva capito tutto della natura umana!
Juanita
domenica 23 agosto 2009
21 Agosto - notte bianca a Nuoro.
Ancora una volta, l'amministrazione comunale di questa "ridente" cittadina ha organizzato la "notte bianca" , per la cronaca compiacente sotto le mentite spoglie di qualcosa di culturale. A vederla come un cronista imparziale, qualcosa di "culturale" c'è stato, ma è marginale rispetto alla vera "cultura" che si pratica e si promuove da queste parti: l'alcolismo. Se ai giardinetti centrali qualcuno storpiava sul palco le canzoni dell'amato De Andrè e vogliamo chiamarla cultura, mi va bene, forse lo stesso Fabrizio si sarebbe fatto due risate. Ma quello che è successo tutt'intorno lo vogliamo negare? Orde di barbari mai educati alla civile convivenza che bevono ettoliti di birra, gridano, vagano, spaccano bottiglie ovunque. I tavolini dei numerosissimi bar di questo centro città strapieni di gente che si è sentita in obbligo di stare sveglia e consumare. Famiglie col passeggino che occupavano le strade avanti e indietro perchè il signor sindaco le ha autorizzate a farlo, marionette che si sono sentite in DOVERE di intrupparsi assieme alle altre pecore e cercare disperatamente un posto ai tavolini per consumare. Da queste parti sedersi al tavolino del bar sembra essere lo sfoggio di uno status di benessere; ci si stravacca con la panzona piena in bella vista e ci si guarda intorno a cercare consensi, o a esternare il proprio senso critico verso chi passa davanti, fissando le persone spesso in maniera insistente a mò di sfida. Raggiunto il giusto livello alcolico, ogni eventuale tabù sociale residuo crolla -ammesso che ne abbiano mai avuti- e si aumenta il tono di voce per imporre ai vicini di tavolo le proprie illuminanti idee sulla società, sullo sport -ovviamente il calcio- e sul tema più gettonato dell'estate, U Pilu. Migliaia di giovani e meno giovani hanno così vivacizzato la notte, ubriachi, hanno invaso ogni vicoletto ed ogni piazza e piazzetta, facendo quello che più si addice alla loro creatività: lo schifo. Benchè gli operatori ambientali fossero costantemente all'opera, abbiamo potuto osservare in tanti il prodotto di tanta "cultura": vomitate sui marciapiedi, sui muri, persino in qualche macchina parcheggiata, vetri di bottiglie allegramente lanciate per terra, montagne di rifiuti di ogni genere e, si dice, qualcuno che si slanciava in appassionate effusioni sessuali nei vicoletti, pensando di non essere visto. Questo, per dovere di cronaca, rappresentava circa l'80% della manifestazione, il resto, se vogliamo, possiamo chiamarlo cultura. Ma è necessario esporre questo 20% di cultura ad un popolo del genere? E' giusto che si debba imporre il caos anche a chi non vuole appecorarsi assieme a questa folla e voglia dormire, come sarebbe suo diritto, magari con le finestre aperte per far scorrere un pochino di aria fresca in una notte così bollente d'Agosto? La risposta della maggior parte dei nuoresi, affezionati al bar e all'alcolismo, la conosco già, specialmente conosco la risposta dei baristi che, in pratica, sembrano essere il vero obbiettivo della "festa", sicuramente felici del "bottino" che hanno incassato grazie alla "cultura" nuorese. Loro pensano che ci siano i soliti guastafeste che attentano al loro lavoro e vorrebbero una città-dormitorio. No, basta con queste scuse. Voi lavorate e guadagnate già abbondantemente -anzi per conto mio troppo- durante il giorno, e non vedo perchè dovrei rinunciare a dormire affinchè voi siate contenti, affinchè qualcuno possa danneggiarmi la macchina durante le sue scorribande, sporcare il mio cortile coi vostri vetri o le vomitate e quant'altro. Sarebbe stato bello essere sotto casa vostra la mattina del 22 mentre DORMIVATE BEATI per recuperare il sonno perso, e farvi un corcertino di ore e ore di rumori e voci insulse come quelli che hanno dovuto subire i nuoresi ancora in grado di intendere e di volere. Intanto, tra una manifestazione "culturale" e l'altra, Nuoro continua ad avere le strade disastrate da perenni lavori malfatti e mal finiti, è un rischio sia camminare a piedi che usare la macchina, in certe zone l'illuminazione è troppo scarsa e, in altre, eccessiva e irrazionale. Le case sono sempre più spesso un pugno all'occhio, ma inutile parlare di queste "piccolezze" che poco interessano un popolino di pecoroni per i quali il massimo della cultura è sedersi al bar a sparlare o scorribandare col benestare di un sindaco festaiolo. Il quale, và detto, non mi pare abbia organizzato un serio piano di controllo sulla sicurezza pubblica, dal momento che le bande di barbari hanno potuto fare tutto quello che volevano senza un minimo di rispetto per chi, avendo pieno diritto alla tranquillità, avrebbe voluto -ORRORE- semplicemente passare una notte tranquilla e, magari, ma ciò puo apparire OSCENO, d o r m i r e ! Continueremo ancora a lungo ad avere le ambulanze impegnate in gran parte a raccogliere ubriachi dalla strada o dal marciapiede. Viva la "cultura" Nuorese, che prima o poi raggiungerà il suo apice con qualche bella rissa sanguinosa tra bande di alcolizzati! Lunga vita alle centinaia di bar e bettole e circoli che ben rappresentano l'esposizione di quadri culturali di questo piccolo angolo di mondo!
giovedì 9 luglio 2009

Bei tempi...!
Spiagge di Orosei.
Qui ci si poteva andare GRATIS, era la spiaggia "tranquilla" per chi non amava quella principale, la più affollata. Si faceva qualche chilometro in più di strada bianca, un centinaio di metri a piedi, e ti godevi una spiaggia tranquilla e riposante. Ideale anche per chi aveva necessità di cure elioterapiche da farsi con un minimo di riservatezza. Adesso anche questa spiaggia sta subendo la riminizzazione, ora bisogna pagare, la scusa è che la spiaggia viene "pulita" e ci sono i comodi CESSI chiamati bagnotti! Ma porcodiavolo, possibile che ci siano ancora tante persone in giro che non riescono a stare a loro agio per qualche ora se non hanno un gabinetto a vista d'occhio? Ho frequentato per anni questo posto e di sicuro non ci ho lasciato montagne di merda! Quelli come me che amano e rispettano la natura si prendono anche la briga di tener puliti i posti che frequentano non solo dalle proprie spazzature ma spesso anche da quelle altrui, infatti quando ci trovavo contenitori plastici portati dalla corrente o lasciati lì da qualche turista idiota li mettevo in una busta e, tornando, li gettavo nei cassonetti. E nelle folte macchie cespugliose alle spalle della spiaggia chi ne aveva proprio la necessità faceva i suoi bisogni scavando il terriccio per poi ricoprire il tutto così come qualunque umano intelligente fa a contatto con la natura. E la stessa natura ne giova, perchè smaltisce ed utilizza ciò che è naturale. Il bagnotto invece non ha nulla di naturale, rovina e deturpa l'ambiente e poi..vorrei sapere dove vengono scaricati i liquami. E come la tengono pulita la spiaggia costoro? Passandoci sopra con trattori ed erpici che portano via le conchiglie che caratterizzavano questo posto e lo arricchivano, e demolendo i nidi di uccelletti sempre più rari come il fraticello ed il piviere. Lo sento, qui presto sorgerà anche qualche bar, perchè il deficiente medio ha bisogno del cesso ma anche di bersi una bella birra fresca dopo aver comodamente cagato. E magari seguire qualche partitella di calcio italiota, lì sulla spiaggia. Mentre coloro che ci impongono questi scempi sono comodamente sdraiati nelle loro spiagge PRIVATE davanti alle loro ville dove nessuno li costringe a pagare o a sentire il casino proveniente da un bar.
Ma VAFFANCULO!!
mercoledì 8 luglio 2009

Che schifo, che orrore! Cosa penserebbero i nostri avi, che difendevano a costo della vita la loro terra per lasciarla a noi, se vedessero cosa stiamo lasciando fare...NOI! Abbiamo dato la Sardegna a quei demenziali arricchiti che hanno deturpato meraviglie naturali per farci dei simboli internazionali del PUTTANISMO televisivo, abbiamo lasciato comprare spiagge per farle occupare da loschi individui con la promessa del...LAVORO lasciandoci ricattare e prendere per i fondelli, ora le nostre spiagge sono sempre più invase da sdraio, ombrelloni e CESSI e bar e discoteche e MERDE di ogni genere e se vogliamo goderci una giornata di sole GRATUITO come sarebbe NOSTRO DIRITTO ci dobbiamo imboscare e al massimo possiamo trovare qualche scogliera libera, dove magari escono i liquami fognari dei residence e degli alberghi. Abbiamo lasciato che Soru fosse sostituito da ben altra razza di persona, da politici dell'AFFARE che ora più che mai sanno che possono metter mano alle nostre coste, che si sono ribellati alla tassa che Soru voleva far pagare E GIUSTAMENTE ai proprietari di barche! E adesso se NOI SARDI vogliamo andare al mare dobbiamo pagare.....Pagare e magari i nostri soldi andranno nelle tasche già gonfie del solito signor Brambilla che ha investito la sua ricchezza qui. No cazzo, no e poi NO! Io sono Sardo ma non faccio parte di quella razza di sardi imbastarditi e tonti che ancora cedono al fascino del gessato del signor Brambilla e delle sue compagnie femminili, dell'altrettanto tonto signor Brambilla mangiapolenta che è convinto, nella sua profonda ignoranza, di avere tante donne perchè è affascinante e il denaro non conta. Poveri idioti, state dando il vostro culo e quello dei nostri progenitori proprio a coloro che vi chiamano inculapecore. Sappiano questi vecchi avvoltoi che i sardi non sono tutti così. Ci sono anche e ancora molti Sardi che presto si riapproprieranno della loro terra. Prima o poi, è inevitabile. Non vogliamo lasciarvi riminizzare la nostra amata Sardegna!
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